sabato 13 dicembre 2008

Risotto con le croste

Premetto che la foto e' di repertorio...cioe' e' una mia foto vecchia, ieri ho fatto il riso ma non avevo la digitale e non l'ho fotografato, aggiornero' la foto appena lo rifaccio. Questa ricetta me l' ha data una mia carissima amica Antonella, e a lei e' stata data da suo nonno, é una ricetta della tradizione povera mi ha raccontato che quando suo nonno era giovane non aveva molte possibilitá economiche e il formaggio costava molto caro, potevano permetterselo poche volte, molto spesso compravano le ''croste'' cioe' la buccia del formaggio (o utilizzavano quella del formaggio le rare volte che lo acquistavano). Ecco la ricetta:

Croste di parmigiano (si trovano piuttosto comunemente)
Brodo vegetale
Riso
Cipolla, o porro carota, sedano

Ho pulito le croste grattando la parte dura con un coltello in modo da pulirle bene, poi ho fatto un soffritto con carota sedano e cipolla (io a volte ho usato il porro e mi piace molto),ho fatto rosolare e poi ho aggiunto le croste tagliate a tocchetti (non piccoli 1 cm per 2cm circa...). Ho aspettato un apio di minuti sempre girando e poi ho aggiunto il riso, mescolato e sfumato con vino bianco (questa aggiunta della mia amica il nonno non lo sfumava con il vino) e poi ho continuato a farlo cuocere allungando con brodo vegetale , sale e pepe. Il sapore assomiglia ad un risotto alla parmigiana, cremoso in quanto parte delle croste si scioglie, e la parte rimanente e' morbida e buona.
Questa ricetta e' presente anche su cookaround , amicincucina, panperfocaccia.

sabato 29 novembre 2008

Delizie dalla Sicilia

La foto non e' bellissima, ma queste sono alcune delle delizie siciliane che abbiamo assaggiato nel nostro week end a Palermo, i cannoli, torta setteveli al cioccolato e al pistacchio, cassatina e cassatina al forno...ho assaggiato un po' di tutto...una bonta' unica.. Certo che oltre all'abilita' dei pasticceri ( fortunatamente essendo ospiti di amici di Palermo ci hanno portato nei posti migliori...) anche gli ingredienti di prim'ordine contribuiscono a creare queste delizie.
Spero di poter tornare presto ad assaggiare queste bonta', e le altre che ancora ci mancano, nel frattempo questa foto (insieme alle altre con i nostri amici) mi ricordera' quel bel week end palermitano.


Iniziamo bene la giornata: cappuccino e cornetto!



Eh si un buon cappuccino e un buon cornetto possono far iniziare bene una giornata...soprattutto se il cornetto ce lo facciamo in casa ed e' buono come quello del bar, perche' lo mangeremo con un certa soddisfazione...
L'impasto e' quello per i bomboloni che ho gia' postato, cioe' si utilizza lo stesso impasto solo che una volta tolto dal frigo per i bomboloni viene stesto e ritagliate le forme, questo per i cornetti deve ''subire'' una nuova lavorazione: le pieghe con il burro.

Le dosi sono
1 kg di impasto
200 gr di burro a temperatura ambiente

Ho steso l'impasto a circa 1 cm, ho fatto delle fettine del panetto di burro, l'ho stese sull'impasto (non su tutto, lascio qualche cm dal bordo) poi ho chiuso come una busta da lettera: prima il lato destro, sinistro, la parte bassa e alta, messo nella pellicola trasparente e in frigo per 15 minuti almeno, l'ho ripreso steso con il mattarello e fatto le pieghe come prima, di nuovo nella pellicola ed in frigo...ho fatto questo per 3/4 volte. Puo' accadere che si attacchi un po' al mattarello la pasta, a causa del burro che potrebbe un pochino uscire (pero' molto poco...), basta infarinare il mattarello.
Poi ho steso la pasta, ho ritagliato dei triangoli , li ho arrotolati partendo dalla base e ottenendo i cornetti, li ho fatti lievitare e poi in forno a 180 gradi. Si possono fare anche altre forme oltre ai cornetti, saccottini, trecce, girelle...
Mentre i cornetti erano in forno ho fatto uno sciroppo fatto con uguale dose di acqua e zucchero, messi in un pentolino e sul gas, appena e' addensato l'ho tolto e ho spennellato sui cornetti appena usciti cosi' rimangono lucidi.

Ricordo che questa ricetta l'ha data una pasticcera di Pistoia a Luvi, e' presente anche su panperfocaccia e su amicincucina.

E questa mattina: bomboloni!


Un bombolone ben fatto e' un piccolo sfizio che ogni tanto ci togliamo, e visto che ne avevamo voglia ieri sera mi sono messa all'opera. La ricetta e' di una pasticcera di Pistoia, che l'ha data a Luvi e da lei e' arrivata a me ed e' anche su panperfocaccia e anche su amicincucina.
Ieri sera ho fatto un impasto con:
(ho fatto meta' delle dosi originali, per le uova visto che erano piccole ne ho messe due invece du una e mezza)

500 gr di farina
75 gr di zucchero
75 gr burro
10 gr lievito birra
2 uova intere
200 gr acqua
un pizzico di sale
buccia d'arancia grattata e due cucchiai di rum

Ho messo tutto nel kenwood tranne il burro che ho messo a pezzi dopo che gli altri ingredienti si erano abbastanza amalgamati(ma si puo' lavorare anche in una ciotola usando le fruste elettriche quelle per impastare ) ho mandato a velocita' 1 per 8 minuti e ho aumentato a 2 per gli ultimi 2 minuti, ho cotrollato l'impasto, dopo 10 minuti era perfetto.
Ho messo l'impasto in una ciotola grande e coperto con pellicola trasparente e messo in frigo per tutta la notte, circa 12/13 ore.
La mattina ho steso la pasta come da ricetta l'ho lasciata alta 1 cm, ho usato uno stampo da biscotti tondo e per le ciambelline ho usato per alcuni un piccolo stampino tondo (che uso per fare il buco ai biscotti...) per altri (per provare la differenza) ho fatto un salamino e chiuso a ciambella, (questi li ho fritti per ultimi cosi hanno lievitato un pochino di piu') li ho fatti lievitare un'ora, in casa ho piuttosto caldo e questo tempo e' stato sufficiente.
Li ho fritti in olio profondo, stando attenta alla temperatura, stavolta non l'ho misurata ma l'olio non deve essere troppo caldo altrimenti fuori prendono subito colore e sembrano cotti ma all'interno ci sara' una parte del composto cruda.
Tolti dall'orio e rotolati nello zucchero. Io ho usato olio di semi per friggerli, e mi sono trovata bene, non hanno assorbito per niente l'olio in frittura, questo pero' e' dovuto molto anche all'impasto che e' ottimo.
Con questo impasto e con i dovuti ''giri di piega'' si possono fare dei cornetti favolosi, ma per questo apro un nuovo post.
Intanto godetevi i bomboloni...


venerdì 28 novembre 2008

Pizza in teglia


Ah la pizza...se non ci fosse bisognerebbe proprio inventarla, famosa in tutto il mondo e riprodotta in tutto il mondo anche se spesso con scarsi risultati, perche' la vera pizza e' italiana non c'e' niente da fare.
Questa e' la pizza in teglia con la ricetta delle sorelle Simili, buona, profumata...ne avevamo voglia e l'ho fatta per stasera. E' buonissima anche il giorno dopo anche se difficilmente ci arriva...a noi e' successo solo una volta, ne e' avanzato un pezzetto ma solo perche' la quantita' di pizza che avevo preparato era davvero tanta...
L'ottima riuscita e' data oltre che dal seguire le indicazioni della ricetta anche dagli ingredienti, pomodori pelati ottimi (se fatti da noi ancora meglio) mozzarella che sia VERA mozzarella, olio evo...
500 gr di farina 00
250 gr di acqua
50 gr di olio
25 gr di lievito di birra10 gr di sale
800 gr circa di pomodori pelati (ma vedete voi se vi piace con molto pomodoro o no)
500 gr di mozzarella fior di latte (o di bufala ma dobbiamo stare attenti perche' rilascia liquido...)
olio, origano, sale e pepe per il pomodoro.

Io ho utilizzato il kenwood questa volta, ma fino ad ora ho sempre impastato a mano ed il risultato e' ottimo.
Se impastate a mano mettete la farina su una spianatoia, fate una fontana, mettete al centro il lievito sbriciolato, scioglietelo con l'acqua, unite l'olio, e iniziare a prendere farina dalla fontana, unite il sale (che vi ricordo MAI deve entrare in contatto diretto con il lievito, ma solo quando l'acqua e lievito sono leggermente impastati con la farina) e iniziare ad impastare, lavorate bene fino a che non otterrete un bell'impasto omogeneo. Se usate il ken mettete tutti gli ingredienti dentro il recipiente tranne il sale, avviate a velocita 1 e quando ha iniziato ad impastarsi unite il sale, io ho fatto impastare per 8 minuti. A questo punto sia che abbiate lavorato a mano che con il ken prendete l'impasto fate un filone e copritelo a campana con una ciotola e lasciatelo riposare un'ora e mezza, questo tempo dipende anche dalla temperatura che avete in casa.
In questo tempo ho preso i pomodori pelati li ho messi in un colino e li ho schiacciati con le mani, e li ho fatti sgocciolare, ho preso la mozzarella tagliata a cubetti e messa a sgocciolare anche questa.
Quando la pasta e' lievitata non l'ho rilavorata, ma l'ho appiattita con il mattarello ottenendo un rettangolo adatto per la mia teglia. Ho messo una striscia di olio al centro della teglia, ho preso la pasta mettendo entrambe le mani sotto il rettangolo e l'ho messa nella teglia. Ho lasciato riposare 30 minuti dopo di che ho salato,pepato e ho messo l'origano nel pomodoro e poi l'ho distribuito sulla pasta. Ho fatto dei ''buchi'' nel pomodoro (non premendo perche' non devo bucare la pasta), cioe' ho lasciato dei piccoli spazi, cosi la pasta sotto cuoce meglio perche' vengono eliminati i vapori prodotti dal pomodoro in cottura.
In forno a 180 gradi per circa 8 minuti, poi l'ho girata (ho messo la parte che era verso il fondo del forno verso lo sportello) e fatta cuocere altri 8 minuti. Ho messo la mozzarella e in forno di nuovo fino a che non si e' sciolta.
Si puo' fare anche qualche giorno prima, si procede come questa fino al momento di mettere la mozzarella, quest'ultima non viene messa ma viene tolta ciabatta (le sorelle Simili chiamano cosi la sola pasta col pomodoro) dal forno fatta freddare bene e congelata, quando la vogliamo usare la togliamo dal congelatore la facciamo scongelare a temperatura ambiente poi mettiamo la mozzarella e la mettiamo in forno per terminare la cottura.






venerdì 21 novembre 2008

Partiamo per la Sicilia...

Vi saluto, per altri 3 giorni non posso postare ricette....e fino ad ora cosa ho fatto? Ho discusso con la mia connessione!!! Non riesco a postare le foto...e cosa e' una ricetta senza una foto? Anche un'ottima ricetta ma solo scritta perde qualcosa, una modesta ricetta con una bella foto guadagna qualcosa...io voglio mettere le ricette con le relative foto e' questo quello che mi sono impegnata a fare all'inizio del mio blog ed e' questo quello che voglio fare...
Cosi mi prendo una pausa e con marito e cucciola partiamo per un week end a Palermo a casa di amici, e scusate se non mi colleghero' ma saro' piuttosto impegnata ad assaggiare vari piatti siciliani, palermitani, cannoli e cassate...
Quindi vi saluto, lunedi al mio ritorno spero di riuscire a postare le varie ricette che in questo periodo ho provato...
Ciao a tutti!!!

venerdì 24 ottobre 2008

Crostata di marmellata di limoni


Ho fatto una scoperta: la crostata di limoni e' uno dei miei dolci preferiti...si, ma non con una qualsiasi marmellata di limoni, ma quella dello zio della mia amica Anna!
Che dire di questa marmellata...ottima, dolce ma non troppo, con un bel colore chiaro...insomma una bonta' unica.
Ho chiaramente pressato l'amica per avere la ricetta...e quest'anno mi ha presentato il famoso zio che carinamente mi ha spiegato per filo e per segno come dovevo fare questa marmellata...devo prima chiedere a loro se posso mettere la ricetta ma intanto vi mostro questa crostata che, inutile dirvelo, e' durata ben poco in casa nostra...
Per la pasta frolla la ricetta e' quella delle simili che ho gia' indicato per i risottini e che trovate qui.



lunedì 6 ottobre 2008

Formaggio...simil primo sale


Mi sono intestardita nel fare il formaggio, sono entrata proprio in fissa soprattutto da quando ho scoperto vicino a casa di Torino e di Pistoia dei distributori di latte crudo!
Sto facendo formaggio e burro da diverso tempo ormai, e devo dire sono abbastanza soddisfatta.
Ho messo il latte in un tegame, portato a 35/38 gradi successivamente tolto dal fuoco e ho messo il caglio. Dopo un'oretta si e' formata la cagliata la cagliata, l'ho rotta prima con un coltello facendo dei tagli in verticale e orizzontale cosi' da avere dei quadrati di circa 3 cm di lato e poi con la frusta ottenendo dei granelli grandi come chicchi di mais.Con un ramaiolo ho preso la cagliata e messa in fuscelle per far scolare via il siero, ho girato la formetta circa 3 volte e l'ho tenuta a scolare circa 2 ore.L'ho tolta dalla fuscella messa in frigo.Si puo' aggiungere sale al momento di servire e puo' essere servito e' buono servito con marmellata fresca di albicocche, di pere o con salsa verde.

sabato 4 ottobre 2008

Cantucci di Prato


Per festeggiare la festa dei nonni ho fatto i cantuccini alle mandorle. Si gustano inzuppati nel vin santo, la ricetta, e' anche in panperfocaccia ed e' presa da '' La toscana in tavola'' di Paolo Petroni.
400 gr di farina
250 gr di zucchero
150 gr di mandorle ( la quantita' dipende anche se vi piacciono piu' ''mandorlosi'' o no)
3 uova
3 rossi d'uovo
1 bustina di lievito
buccia d'arancia grattata
poco sale
Io ho usato il ken, la frusta e la foglia, ma si puo' lavorare tranquillamente con il frullino e poi a mano.
Montare 2 uova e i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina, il lievito, buccia d'arancia (il libro dice essenza d'arancia ma io preferisco la buccia grattata) e un pizzico di sale.
Tostare leggermente le mandorle non pelate e una volta fredde unirle all'impasto.
Si fanno dei filoncini alti un dito e larghi 3 dita (io ho fatto meta' dosi, e un filoncino solo ma sono venuti un po' troppo grandini),spennellarli con uovo sbattuto, io ho aggiunto dello zucchero in superficie, cotti in forno a 180 gradi per 15 minuti.
Tolti dal forno li ho tagliati con un coltello in modo trasversale, e rimessi in forno per pochi minuti giusto il tempo per farli biscottare, attenzione a non lasciarli troppo perche' prendono subito un colore scuro e una volta freddi diventano un pochino duri (anche se inzuppati nel vin santo non rappresenta un problema), la prossima volta io devo lasciarli un pochino meno nel forno.

martedì 30 settembre 2008

Torta di mele


Un classico, la torta di mele, ogni tanto mi serve per coccolarmi un po', una bella torta di mele semplice, profumata ma che nelle giornate un po' tristi autunnali ci sta proprio bene mangiata magari avvolta in un plaid e con il camino acceso...
3 uova
150 gr di burro
150 gr di zucchero
250 gr di farina
80 fr di fecola
1 limone grattato
1/2 bicchiere di latte
1/2 bicchiere di rum
1 bustina di lievito
un pizzico di sale
mele
zucchero a velo


Prima di tutto ho preso due mele e le ho tagliate a tocchetti e messe in acqua e limone cosi non diventano nere e le ho pronte per metterle all'interno del dolce senza dovermi mettere a sbucciarle e tagliarle durante la preparazione.
Ho lavorato i tuorli con lo zucchero, aggiunto il latte, il burro la farina precedentemente mescolata con il lievito e setacciata, la fecola, la buccia del limone grattata, il rum il sale e gli albumi montati a neve ferma. Ho aggiunto le mele a tocchetti, mescolato e ho versato in uno stampo a ciambella (ma si puo' usare anche uno stampo normale) precedentemente imburrato e infarinato. Ho decorato la superficie con le mele a fettine e in forno a 190 gradi inizialmente con la carta forno sopra poi quando vedo che e' cresciuta e sta prendendo colore la tolgo. Il tempo di cottura e' circa 50 minuti ma ognuno deve valutare a seconda del proprio forno...
Buona, soffice, melosa. Io a volte aggiungo uvetta ammollata nel rum, e per quanto riguarda quest'ultimo secondo me se c'e' si deve sentire, si puo' anche aumentare/diminuire la quantita' o ometterlo del tutto. Spolverare con zucchero a velo quando e' tiepida, le mele rilasciano liquido e assorbendo lo zucchero a velo rimarranno lucide.

domenica 28 settembre 2008

Madama alticcia


Questa ricetta l'ho presa un paio di anni fa da ''La prova del cuoco''.
Il nome Madama alticcia dice molto, infatti come ingrediente c'e' il rum e si deve sentire.
Per la frolla:
250 gr di farina 00
75 gr di burro
75 gr di zucchero
1 uovo
1/2 bustina di lievito
Io impasto la frolla a mano sulla tavola di legno, quindi ho lavorato la farina con il burro, si fa una fontana si mette lo zucchero e l'uovo sbattuto, si amalgamano e si uniscono alla farina/burro aggiungendo la bustina di lievito.
Si fa una pallina e si mette in frigo per circa 30 minuti. Io per questa torta ho usato pero' la frolla che mi era avanzata dai risottini.
Ripieno:
2 uova
100 gr di farina di mandorle
rum
125 gr di zucchero
amaretti
Ho lavorato con le fruste elettriche le uova con lo zucchero, ho aggiunto la farina di mandorle e un bicchierino di rum. Per sapere la quantita' di rum io assaggio, non ho una dose precisa.
Ho steso la pasta frolla, e ho foderato con questa una tortiera apribile, ho inzuppato gli amaretti nel rum, li ho frantumati e messi sul fondo, anche per gli amaretti non ho un quantitativo direi una decina ma varia se piace con uno strato di amaretti piu' alto sul fondo ne vengono messi di piu', se non piacciono molto se ne puo' mettere meno. Ho aggiunto il composto sopra gli amaretti (e' normale che alcuni pezzetti di amaretto risalgono e si perdano nel composto) e cotto a 180 gradi fino a che la frolla e la parte superiore della torta non hanno preso un colorito ben dorato.
La superficie viene croccante, la parte interna rimane umida.
A noi piace con lo strato di ripieno piu' alto ma si puo' fare anche con uno strato piu' sottile dividendo le dosi a meta' o utilizzando una tortiera piu' grande. La mia era di 18 cm se non sbaglio.
Devo fare una precisazione, sono venuta a conoscenza che la ricetta di questa torta era stata postata in un forum e da li presa pari pari e portata in tv senza chiedere niente alla persona che l'aveva postata, guardate qui. Io da parte mia ringrazio Artemisia Comina per averla messa sul forum quel giorno, perche' altrimenti non avrei mai scoperto la bonta' di questa torta.











Spanakopita



La ricetta l'ho presa dal video postato da Jean-Michel su amicincucina e panperfocaccia. Nella ricetta del video come ingredienti c'e' la pasta phyllo, spinaci 680 gr, feta 450 gr, 3 uova, burro 170 gr, cipolla 113 gr, menta sale e pepe. Le dosi sono in once (oz) e libbre (lb), le conversioni sono 1 oz = 28,3 gr e 1 lb=0,45 kg le ho prese qui . Io ho variato l'interno quindi, forse, dovrei dire che sono simil-spanakopita...

Ingredienti
pasta phyllo (a me ne sono venuti 8 per ogni confezione di pasta phyllo)
400 gr spinaci
200 gr di robiola
1 uovo grande
pepe
sale
burro per spennellare

Ho saltato gli spinaci in padella, e una volta freddi li ho amalgamati con la robiola, l'uovo, il sale il pepe. Ho preso un foglio di pasta phillo, l'ho spennellato bene con il burro fuso, ho preso un altro foglio e l'ho messo sopra al primo facendolo aderire bene, spennellato anche questo con burro ho aggiunto un terzo foglio e messo sopra il secondo. Quindi uno strato di 3 fogli. Ho tagliato delle strisce verticali, ho messo alla base un cucchiaino di composto e ho chiuso formando dei triangoli. Dal video si vede bene come deve essere la chiusura. Spennellati di burro e in forno a 180 gradi per pochi minuti fino a che non ha preso colore la pasta.


venerdì 26 settembre 2008

Belga alla birra

Ricetta presa dal libro '' Il Pane, un'arte una tecnologia'' di Piergiorgio Giorilli e Simona Lauri. La ricetta anche su panperfocaccia

Impasto:h
1 kg di farina
66 cl di birra chiara
50 gr di lievito
80 gr di miele
100 gr di olio evo (extravergine d'oliva)
20 gr di sale
2 uova

Queste le dosi del libro, io ho diviso per 4.
Impastare tutti gli ingredienti tranne il sale, questo viene aggiunti alla fine dell'impastamento.
Io ho impastato nella macchina del pane stavolta, ma il libro da' anche i tempi per le impastatrici, ve li riporto:
impastatrice spirale: 3 minuti in prima velocita' e 7 in seconda
impastatrice tuffante: 3 minuti in prima velocita' e 10 in seconda
impastatrice forcella: 20 minuti
Una volta ottenuto l'impasto desiderato, si fa riposare 30 minuti. Si spezza il pane, si fanno dei filoncini e quesit possono essere sistemati o negli stampi da pancarre' o sulla teglia direttamente.
Ho fatto riposare circa un'ora. In forno a 200 gr con vapore, per questo ho messo una teglia con acqua nel forno.
Li abbiamo assaggiati, veramente buoni, profumati, morbidi. Adesso dovrei provare la variante integrale.

martedì 23 settembre 2008

Torta zuccherata


Al posto di una torta intera ho fatto delle tortine, la ricetta l'ho presa dal libro delle Simili e c'e' scritto appunto che si possono fare anche delle monoporzioni quindi ho deciso di fare delle tortine, e, sempre prendendo spunto dalle Simili, le ho farcite con marmellata.
Prima di tutto si fa un lievitino con

150 gr di farina 00 di forza
80 gr di acqua
20 gr di lievito di birra.

Si impasta tutto velocemente e si fa lievitare un'ora.
Impasto:
450 gr di farina 00
200 gr di acqua
3 tuorli
2 cucchiai di zucchero (ne ho messi 3 e 1/2)
1 cucchiaino di sale
la scorza grattata di un limone
100 gr di burro a temperatura ambiente per l'impasto
50 gr di burro fuso per ungere le palline
marmellata a piacere io ho messo quella di ciliege
Glassa:
150 gr di zucchero a velo
3-4 cucchiai di albume
1 cucchiaio di rum
Ho messo l'acqua e il lievitino nel ken, ho azionato a velocita' 1 fino a che il lievitino non era sciolto, poi ho aggiunto i tuorli, lo zucchero, la scorza di limone, la farina, il sale, e il burro morbido. Ho lavorato per 7 minuti di cui gli ultimi due aumentando la velocita' a 2 e 3.
Ho preso l'impasto e l'ho messo in una ciotola unta di burro e coperto fino a farlo raddoppiare, circa un'ora e un quarto. Passato questo tempo ho messo l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata, l'ho lavorato velocemente e diviso in palline da 70 gr l'una, di ciascuna pallina ho tolto una parte piccola, la parte grossa l'ho inzuppata nel burro e l'ho messa in uno stampino di alluminio, volendoci mettere la marmellata al centro l'ho modellata leggermente schiacciandola per creare la cavita' e alzando i bordi, ho messo la marmellata e poi con il pezzetto di pallina rimasto ho chiuso a coperchio pizzicando i bordi dell'impasto dentro lo stampino con quelli dell'impasto aggiunto perche' aderissero bene. Spennellando poi i coperchini con burro fuso.
Messi in forno a 200 gradi per circa 30 minuti. Appena cotti li ho sfornati e messi a raffreddare, la ricetta prevede che appena tiepidi vengano cosparsi di glassa, io pero' li ho lasciati naturali visto che non mi piacciono molto le glasse.h
Il profumo e' notevole, sono buoni e morbidi, ho trovato un difetto cioe' non ho modellato bene la cavita' per mettere la marmellata in alcune tortine, infatti ho lasciato troppo impasto sul fondo e questo in forno lievitando ha spinto in alto la marmellata tanto che alcunicoperchi di pasta si sono staccati e leggermente aperti. Questo non impatta sul sapore ottimo ma sull'estetica.

domenica 21 settembre 2008

Ho ricevuto il mio primo premio!!!


Ho ricevuto da Jean-Michel di Cucinare lontano questo premio, il mio primo premio...sono emozionata e al tempo stesso molto molto contenta, grazie JM!
Devo adesso adempiere agli obblighi del premio:

Indicare da chi si e' ricevuto il premio: da JMC di Cucinare lontano

Dire perche' si e' deciso di creare il blog: per una miriade di motivi, la curiosita' di entrare nel mondo dei blog, curiosita' anche di vedere se un blog di cucina tutto mio poteva essere carino e interessante, per avere un altro punto di scambio di idee sulla cucina e un posto dove dare sfogo alla mia voglia di sperimentare.
Dire qual'e' la propria arte preferita: una...difficile, adoro la musica, la cucina, e le arti manuali in genere.

E ora la parte difficile, devo dare il premio ad altri 13 blog...sono da poco nel mondo dei blog, 13 sono troppi... ne nomino 5 che secondo me meritano questo premio:

Lo do a Paoletta di Anice & Cannella perche' le sue ricette e le sue foto mi ispirano da morire, a Rosalba di Una cilentana in cucina si vede e si sente dal suo blog che cucinare e' ben piu' che una passione, a Marcela di La Majuluta e sue ricette sono vera arte, a Marialetizia di Sogni di Zucchero le sue torte sono fantastiche e a Pinella di I Dolci di Pinella...ah, i suoi dolci!!!




martedì 9 settembre 2008

Risottini





Unodei miei dolcetti preferiti per la colazione al bar: cappuccino e risottino. Qui a Pistoia sono conosciuti come risottini ma a Firenze li chiamano se non sbaglio budini di riso ma non sono budini.
Un esterno di pasta frolla e un interno di riso con o senza liquore, io li preferisco con liquore ma questo dipende dai gusti. Ho provato diverse ricette, variandole fino ad arrivare a questa che mi sembra riproduca piuttosto bene il risottino del bar, ma su queste cose sono perfezionista quindi cerchero' di migliorarla fino ad arrivare al ''vero'' risottino.
Per la frolla ho usato una ricetta delle Simili:
250 gr di farina 00
1 uovo
100 gr di burro
100 fr di zucchero
un pizzico di sale.
Ho lavorato la farina e il burro, poi ho fatto una fontana ho messo lo zucchero le uova e ho impastato bene il tutto, con il ken e' piu' veloce la lavorazione ma mi diverto a fare la frolla a mano sulla spianatoia.
Non l'ho lavorata molto con le mani ma con una spatola, poi ho formato un panetto e tenuto un' ora in frigo.
Per il ripieno:
130 gr di riso originario
90 gr di zucchero
250 gr di latte
20 gr di burro
2 tuorli
1 albume montato a neve ferma
vaniglia
buccia d'arancia
rum 1/2 bicchierino
Ho fatto cuocere il riso in acqua leggermente salata per 15 minuti. Ho messo a scaldare il latte con la vaniglia, l'ho filtrato dai semini neri, ho aggiunto il riso scolato e ho fatto cuocere fino a che il riso non ha assorbito il latte, il riso deve essere ben cotto altrimenti si rischia di risentire qualche chicco duro nel risottino (cosa che a volte capita anche in quelli del bar). Ho unito poi i tuorli lavorati con lo zucchero, il burro fuso, la buccia d'arancia il rum e infine l'albume montato a neve.
Ho foderato degli stampini da muffin con la pasta frolla ho messo il composto di riso all'interno e infornati a 170/180 gradi fino a che la frolla non era cotta e il ripieno non aveva preso colore.

domenica 7 settembre 2008

Ciambellone

Siamo tornati dal mare con la voglia di un ciambellone, era da tempo che volevo provarne uno della raccolta ''toscana in tavola" di Paolo Petroni, e cosi' ho colto il ciambellone...ehm la palla al balzo, ed e' venuta fuori questa dolcezza adattissima per la nostra prima colazione.

500 gr di farina
300 gr di zucchero
4 uova
100 gr di burro
un bicchiere di latte ( l'ho pesato erano 100 gr)
un bicchierino di rum o brandy o sassolino (ho messo rum 50 gr)
scorza di limone
una bustina di lievito
poco sale

Ho lavorato con le fruste i tuorli e lo zucchero, aggiunto burro, la farina setacciata con il lievito e intervallata dal latte e dal rum, scorza di limone e un pizzico di sale e poi gli albumi montati a neve. Il libro prevedeva di lavorare le uova intere con lo zucchero ma io in genere preferisco aggiungere gli albumi montati alla fine perche' danno una maggior sofficita'. Ho imburrato e infarinato uno stampo a ciambella da 26 cm e cotto a 180 gradi per circa 45/50 minuti facendo la prova con lo stecchino.

Il risultato e' buono, un ciambellone adatto alla prima colazione in quanto non particolarmente soffice e quindi pucciabile nel cappuccino o te' del mattino, unico neo il rum, ne metterei di piu' visto che non aveva dato l'aroma che volevo, si sentiva veramente poco.

Sulla '' toscana in tavola'' c'e' in fondo alla ricetta un trafilettino che riporto:

Dolce classico, facilissimo, ma sempre gustoso e gradito da tutti. E' noto anche con il nome di ''Schiacciata di Pasqua''. Un tempo con un impasto simile veniva preparato il " Corollo".






mercoledì 3 settembre 2008

Saluti dal mare


Siamo riusciti a connetterci, quindi dato che qui cucino veramente molto poco, vi lascio una foto per farvi intanto un saluto da questo posto caldo e tranquillo...per cucinare ci sara' tempo al mio ritorno...
Ovviamente se ci saranno aggiornamenti...aggiorneró!:)


venerdì 29 agosto 2008

Tutti rientrano...

...e io parto, anzi noi partiamo. Domani (sabato 30 agosto) partiamo per qualche giorno di mare, e quest'anno sara' davvero emozionante, la prima vacanza al mare con la cucciola!
Detto questo vi saluto, lascio per un pochino questo neonato blogghino a meno che non riesca ad avere una connessione anche al mare (simo ci sta lavorando per ora la decisione e' di portare il pc e dovremmo riuscire anche a connetterci) in tal caso faro' capolino ogni tanto.
Un salutone a tutti!

martedì 26 agosto 2008

Berlingozzo

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Il berlingozzo è un dolce al forno tipico toscano, dalla classica forma a ciambella molto grossa.
Il suo nome sembra derivare dal
berlingaccio, termine che indicava il giovedì grasso e una maschera in uso e costume quattrocenteschi. A sua volta "berlingaccio" deriva dal tedesco bretling (tavola). Il verbo berlingare voleva dire divertirsi e spassarsela a tavola: citato da poeti cinquecenteschi, sembra fosse in uso anche alla corte di Cosimo I a Firenze.
Si ottiene con rossi di
uova, farina, zucchero, lievito, scorza grattugiata di limone e/o arancio, burro e un po' di latte. Questi sono gli stessi ingredienti dei brigidini, altro dolce tipico toscano


La ricetta e' di Elisabetta una pasticcera di Pistoia, l'ha data alla mia amica Anna e lei l'ha passata a me.

750 gr di farina
300 gr di zucchero
200 gr di burro
200 gr di uova
50 gr di latte
10 gr di lievito chimico
ho aggiunto vin santo

Ho fatto l'impasto con meta' dosi.
Ho messo il burro e lo zucchero nel ken e con la foglia ho azionato a velocita' 2 per 3 minuti, quando il burro ha preso lo zucchero ho aggiunto le uova, ho atteso che fossero ben amalgamate
e poi ho aggiunto la farina mista al lievito intervallandola al latte e ad una tazzina di vin santo.
L'impasto deve risultare abbastanza sostenuto. Ho dato la forma a ciambella direttamente sulla teglia con sotto carta forno e infornato a 180 gradi fino a che non ha preso un bel colore.
Appena tolta dal forno ho aspettato 5 minuti perche' calda com'era era troppo friabile avevo paura si rompesse e poi l'ho messa su una griglia a raffreddare.
Devo aggiungere una precisazione, Laura di Laura in cucina mi ha fatto giustamente notare che nei brigidini c'e' l'anice, nella definizione di wikipedia non e' elencato tra gli ingredienti invece dovrebbe esserci, e l'anice e' anche un ingrediente del berlingozzo, devo dire che la ricetta che ho eseguito non lo prevedeva e non l'ho messo, ho un'altra ricetta e appena posso verifico gli ingredienti e vi faccio sapere, e' una versione simile ad un ciambellone e sono curiosa di sentire la differenza con questo berlingozzo che ho fatto, quindi presto aggiornero'.





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domenica 24 agosto 2008

Pan Winston




Girando tra i miei blog preferiti sono arrivata nel blog di Marcela e ho visto questo Pan Winston, mi sono innamorata del colore e della forma, incuriosita dal sapore ho provato a farlo diminuendo leggermente lo zucchero. Il risultato e' lontano dalla perfezione di Marcela ma sono abbastanza soddisfatta tanto da voler ritentare per migliorare la presentazione. Per il sapore e' davvero buono, semidolce (nonostante abbia diminuito lo zucchero), e devo dire che il giorno dopo era ancora buono.

335 gr di farina 00
165 gr di farina manitoba
30 gr di zucchero (io ne ho messi 15)
35 gr di burro
1 uovo e 1/2 circa 75 gr
35 gr di olio
165 gr di acqua
5 gr di sale
12 gr di lievito di birra
spennellare con mezzo uovo e un goccio di latte

Ho messo gli ingredienti nell'impastatrice, mettendo prima la farina, poi l'acqua con sciolto il lievito, le uova, lo zucchero, l'ho fatta partire circa un minuto poi ho aggiunto il sale e per ultimo burro e olio. Ho seguito le indicazioni di Marcela, cioe' ho fatto impastare per circa 4 minuti a velocita' bassa e poi 6 minuti a velocita' media, poi ho coperto con pellicola trasparente e lasciato riposare per un ora, l'ho sgonfiato e ho fatto le pieghe di folding e ho lasciato riposare ancora un'ora. Poi ho seguito le indicazioni per la forma, che trovate qui, dopo data la forma l'ho messo sulla placca da forno rivestita con della carta forno, e lasciato lievitare coperto per circa 40 minuti, poi infornato a 200 gr fino a che non ha preso il colore dorato scuro, ci sono voluti circa 35 minuti (Marcela e' molto attendibile nelle sue ricette).
Non mi ricordavo ma Marcela ne aveva parlato anche su panperfocaccia , e gia' allora mi aveva incuriosito tanto, avevo detto di farlo ma poi me ne ero dimenticata (troppe cose voglio provare a fare...), evidentemente era destino che io e questo pane ci rincontrassimo.









Corona di San Bartolomeo


Il 24 agosto a Pistoia si festeggia San Bartolomeo, una festa per i bambini dove ci sono bancarelle di giochi e dolci e dove adulti e bambini vanno ad ungersi nella chiesa di san bartolomeo
In questo giorno ai bimbi viene comprata o come in casa nostra viene fatta la Corona di San Bartolomeo cioe' una serie di chicchi (tipo semisfere grosse) infilati con un filo e in fondo una medaglia cioe' una cialda o un chicco molto grosso. I chicchi sono intervallati da confetti, cioccolatini o caramelle. Quando i chicchi sono ancora tiepidi vengono infilati con un ago (io ne uso uno grande da materassaio) dopo il chicco si fa un nodo cosi'­ viene bloccato poi si mette o un cioccolatino o confetto, nodo e un altro chicco, un altro nodo e cosi'­ via. Sopra il medaglione si possono mettere delle decorazioni tipo codette colorate etc.
Questa la ricetta che usiamo in casa ripresa dalla Toscana in tavola di Paolo Petroni ma leggermente modificata

500 gr di farina
250gr di zucchero
3 uova
150 gr di burro
1 bustina di lievito
scorza grattata di limone
a volte aggiungiamo un pochino di vin santo se non la facciamo per i bimbi molto piccoli.
decorazioni varie tipo cioccolatini o confetti codette colorate

Si impasta bene tutto, si fanno delle pallette schiacciandole leggermente nella parte sotto, e si mettono nella teglia, si spennellano con latte o un uovo sbattuto e si mettono in forno fino a che non raggiungono una bella doratura.
Diventano tipo befanotti come consistenza e sono buoni per la colazione del mattino.
La ricetta si trova anche su
panperfocaccia

lunedì 4 agosto 2008

Bicchierino di pannacotta


E' carino ma molto molto semplice. Si tratta di pannacotta e pannacotta con marmellata di ciliege.
La ricetta della pannacotta l'ho presa dal sito della cucina italiana

800 gr di panna fresca
200 gr di zucchero
250 gr di latte
12 gr di fogli gelatina

Ho messo in un pentolino il latte, la panna, lo zucchero e li ho portati a bollore, tolto dal fuoco ho aggiunto la gelatina precedentemente ammollata e strizzata. Ho tolto un pochina di pannacotta e a questa ho aggiunto marmellata di ciliege fatta in casa. Ho messo pannacotta al naturale nei bicchierini e poi li ho messi in frigo fino a che non si e' addensata, poi ho fatto uno strato di circa mezzo centimetro con quella alla ciliegia, ho rimesso in frigo e quando anche questa era addensata ho aggiunto nuovamente la pannacotta al naturale.
Mi piace il contrasto del bianco con il rosso dell'inserto di pannacotta alla marmellata.









venerdì 1 agosto 2008

Torta di ricotta


Molto semplice e anche molto buona. L'idea e' nata dal fatto che una mia amica mi ha dato la ricetta per la frolla montata e la voglia di provare a farla, nello stesso tempo avevo dell'ottima ricotta e mi piaceva il ripieno di una torta postata da Donna su panperfocaccia un ripieno semplicissimo che ben si accorda con i miei gusti e quindi ho unito le due cose, il risultato e' questa torta.


Frolla montata

1 uovo
120 gr di burro
60 gr di zucchero
200 gr di farina
un pizzico di sale
se volete la buccia di mezzo limone
io ho provato a mettere un cucchiaio e mezzo di rum
una punta di cucchiaino di lievito

Ripieno

500 gr di ricotta
120 gr di zucchero (la ricetta di Donna prevedeva 150 io ho diminuito un pochino)
1 uovo
scorza di un limone grattata
(ho fatto una prova con la scorza di arancia e secondo me ci sta molto bene)

Ho lavorato il burro e lo zucchero con le fruste, ho ottenuto una crema e ho aggiunto l'uovo, il rum, il sale e la farina con il lievito, quest'ultima l'ho amalgamata con un cucchiaio di legno. Ho messo in una sacca da pasticcere e ho fatto il fondo della torta facendo dei giri concentrici e il bordo sovrapponendo sempre con la tasca due giri di frolla, non sapevo se sarebbero crollati o rimasti in verticale, ma la pasta come consistenza permette di rimanere in verticale e quindi di creare il bordo.
Per il ripieno ho amalgamato gli ingredienti, nell'ultima prova fatta ho messo la scorza di arancia al posto del limone e ho tenuto il composto in frigo una mezz'ora (il mio frigo tiene molto freddo)
Ho versato il composto nella tortiera e in forno a 180 gradi fino a che non ho visto che la frolla era cotta.