venerdì 24 ottobre 2008

Crostata di marmellata di limoni


Ho fatto una scoperta: la crostata di limoni e' uno dei miei dolci preferiti...si, ma non con una qualsiasi marmellata di limoni, ma quella dello zio della mia amica Anna!
Che dire di questa marmellata...ottima, dolce ma non troppo, con un bel colore chiaro...insomma una bonta' unica.
Ho chiaramente pressato l'amica per avere la ricetta...e quest'anno mi ha presentato il famoso zio che carinamente mi ha spiegato per filo e per segno come dovevo fare questa marmellata...devo prima chiedere a loro se posso mettere la ricetta ma intanto vi mostro questa crostata che, inutile dirvelo, e' durata ben poco in casa nostra...
Per la pasta frolla la ricetta e' quella delle simili che ho gia' indicato per i risottini e che trovate qui.



lunedì 6 ottobre 2008

Formaggio...simil primo sale


Mi sono intestardita nel fare il formaggio, sono entrata proprio in fissa soprattutto da quando ho scoperto vicino a casa di Torino e di Pistoia dei distributori di latte crudo!
Sto facendo formaggio e burro da diverso tempo ormai, e devo dire sono abbastanza soddisfatta.
Ho messo il latte in un tegame, portato a 35/38 gradi successivamente tolto dal fuoco e ho messo il caglio. Dopo un'oretta si e' formata la cagliata la cagliata, l'ho rotta prima con un coltello facendo dei tagli in verticale e orizzontale cosi' da avere dei quadrati di circa 3 cm di lato e poi con la frusta ottenendo dei granelli grandi come chicchi di mais.Con un ramaiolo ho preso la cagliata e messa in fuscelle per far scolare via il siero, ho girato la formetta circa 3 volte e l'ho tenuta a scolare circa 2 ore.L'ho tolta dalla fuscella messa in frigo.Si puo' aggiungere sale al momento di servire e puo' essere servito e' buono servito con marmellata fresca di albicocche, di pere o con salsa verde.

sabato 4 ottobre 2008

Cantucci di Prato


Per festeggiare la festa dei nonni ho fatto i cantuccini alle mandorle. Si gustano inzuppati nel vin santo, la ricetta, e' anche in panperfocaccia ed e' presa da '' La toscana in tavola'' di Paolo Petroni.
400 gr di farina
250 gr di zucchero
150 gr di mandorle ( la quantita' dipende anche se vi piacciono piu' ''mandorlosi'' o no)
3 uova
3 rossi d'uovo
1 bustina di lievito
buccia d'arancia grattata
poco sale
Io ho usato il ken, la frusta e la foglia, ma si puo' lavorare tranquillamente con il frullino e poi a mano.
Montare 2 uova e i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina, il lievito, buccia d'arancia (il libro dice essenza d'arancia ma io preferisco la buccia grattata) e un pizzico di sale.
Tostare leggermente le mandorle non pelate e una volta fredde unirle all'impasto.
Si fanno dei filoncini alti un dito e larghi 3 dita (io ho fatto meta' dosi, e un filoncino solo ma sono venuti un po' troppo grandini),spennellarli con uovo sbattuto, io ho aggiunto dello zucchero in superficie, cotti in forno a 180 gradi per 15 minuti.
Tolti dal forno li ho tagliati con un coltello in modo trasversale, e rimessi in forno per pochi minuti giusto il tempo per farli biscottare, attenzione a non lasciarli troppo perche' prendono subito un colore scuro e una volta freddi diventano un pochino duri (anche se inzuppati nel vin santo non rappresenta un problema), la prossima volta io devo lasciarli un pochino meno nel forno.